Museo – Summary

 

Il Matese

Mensile di Politica, Cronaca e Cultura della Comunità Montana del Matese e di Terra di Lavoro

(Anno VII – n. 9 – Settembre 1994, p. 13)

 

 

Manca solo il parere del Comune di Piedimonte

RIAPRE IL MUSEO CIVICO

 

 

Il Museo civico di Piedimonte Matese venne fondato nel 1912 ad opera di Raffaello Marrocco, e da allora è sempre stato “sintesi dell’arte, della cultura e della origine nostra”. Dalla prima sede, nell’ex monastero di San Salvatore, fu trasferito nel 1927 nei locali dell’ex-Sottoprefettura, ossia nell’edificio scolastico del bel complesso architettonico di San Domenico.

Fino alla seconda guerra mondiale il Museo ebbe il sostegno economico dell’amministrazione provinciale di Terra di Lavoro e del Comune di Piedimonte.

Negli anni successivi al secondo conflitto mondiale non sono mancati purtroppo i furti delle opere e dei reperti conservati nel museo matesino. Iniziarono nel 1945, e ripresero nel 1966. Il comune pose un custode a difesa dei beni conservati nel Museo piedimontese, e a questa misura seguirono alcuni anni di calma. Nel 1973 però i furti conobbero una improvvisa recrudescenza e ancora continuarono nel 1974. Non rimaneva che far intervenire il soprintendente, il dotto. Johannowski, e far portare tutto il materiale archeologico rimasto in luogo sicuro, presso la Soprintendenza di Napoli. Avviate le pratiche per il ritorno del materiale, dopo quasi vent’anni di chiusura del Museo piedimontese, nella scorsa primavera il Soprintendente alle antichità della Campania, il dott. De Caro, effettuato il sopralluogo nei locali del museo, aveva stabilito che, ultimati i lavori, quanto era conservato a Napoli poteva essere riportato sul luogo di provenienza, costatata anche la funzionalità dei nuovi sistemi di allarme di cui la rinnovata struttura museale si è intanto dotata.

La Soprintendenza è ora in attesa di una comunicazione da parte del Comune di Piedimonte. È quanto ci auguriamo possa avvenire anche dalle colonne del nostro periodico.

  1. G.