“RESPONSABILITA’ SOCIALE,
PARTECIPAZIONE e SVILUPPO DEL TERRITORIO”
La Responsabilità Sociale
della impresa è uno dei più
rilevanti temi del dibattito intorno
alla economia globale e di mercato: per essa
s’intende comunemente il farsi carico, da parte di imprese private e della Pubblica Amministrazione, delle
esigenze di crescita sociale nonché
della integrazione del processo di
creazione del valore - che rimane
l’obiettivo principe di un’organizzazione - con i processi di sviluppo
del territorio e delle condizioni socio-economiche chi vi abita o vi lavora.
Una problematica
che le notizie economiche e
finanziarie di questi giorni rendono
di ancora più stringente attualità
anche perché, interpellando i valori
etici ed il senso di appartenenza alla comunità sociale di
ciascuno, assume sfumature diverse
anche se complementari:
•
per un’impresa
privata, significa integrare gli obiettivi
di profitto economico con finalità di
natura sociale ed ambientale;
•
per una
organizzazione della Pubblica Amministrazione, significa condividere la propria
missione, esplicitandone i valori di riferimento e le priorità
In entrambi i
casi l’elemento qualificante è
costituito dalla consapevolezza di
dover rendicontare con trasparenza e di
“partecipare” ai cittadini-clienti
le finalità perseguite, le risorse dedicate ed i risultati conseguiti.
Negli ultimi anni l’attenzione verso la responsabilità
sociale è molto cresciuta per la spinta delle Istituzioni
internazionali e Comunitarie e per
la consapevolezza che l’impegno sociale
possa costituire per una impresa anche un mezzo per conquistare la fiducia della collettività e costruirsi un capitale d’affidabilità. Imprenditori e studiosi di
management sono ormai concordi nel
ritenere che la reputazione delle imprese dipende significativamente dal contributo realmente dato alla collettività
in termini di protezione dell’ambiente e di partecipazione allo sviluppo
sociale: una efficace rendicontazione
sociale facilita la costruzione di un forte e duraturo legame di partnership
tra imprese e comunità di riferimento,con benefici concreti anche in termini di risultati economico-operativi.
Adottare pratiche di responsabilità sociale
richiede però un’ evoluzione della cultura organizzativa di chi
gestisce l’impresa. Molti imprenditori e dirigenti ancora non comprendono la necessità di rendere
conto del proprio operato non solo al proprietario (cioè a se stesso nel caso
dell’imprenditore) o al pubblico amministratore (cioè ad un politico nella
maggior parete dei casi) ma anche ad una pluralità di altri soggetti in
qualunque modo interessati dalle attività
dell’organizzazione. Altri,viceversa, pur convinti di tale esigenza, non conoscono
gli strumenti e né cosa realmente possa significare, in termini di
costi-benefici, l’adozione di
comportamenti socialmente responsabili.
Su questi temi, e dunque in un contesto di grande
attualità, il prossimo 27 ottobre, a Piedimonte Matese, si è svolto il convegno“Responsabilità sociale,
partecipazione e sviluppo del territorio”.
L’incontro,
promosso dalla diocesi di Alife e Chiazzo,
ha inteso sensibilizzare
imprenditori e dirigenti che operano
in organizzazioni private e pubbliche sulle tematiche della responsabilità e
della rendicontazione sociale,
promuovendo, attraverso la presentazione delle iniziative che la
Diocesi stessa, ha in programma, la
diffusione della cultura della responsabilità sociale sul territorio.
Michele Petrucci , 27 ottobre 2008