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    Stemma e gonfalone (della città di Piedimonte Matese).

 

Stemma della Città

di Piedimonte Matese

 

 

STEMMA: d'argento, ai tre cipressi di verde, fustati al naturale, nodriti su tre montagne di verde, fondate in punta e uscenti dai fianchi dello scudo, la montagna a sinistra con i declivi visibili, quella centrale con il declivio in banda parzialmente celato dalla montagna a sinistra, quella a destra con il declivio in banda parzialmente celato dalla montagna centrale. Ornamenti esteriori da Città.
GONFALONE: drappo di bianco.

 

 

In data 08-05-2004 si è tenuta una cerimonia importante nella Sala Consiliare del Comune di Piedimonte Matese.

Erano presenti il Prefetto di Caserta (S. E. Carlo Schilardi), il Vescovo (S. E. Pietro Farina), il Sindaco (Avv. Carlo Sarro), diverse Autorità (civili e militari) e molti cittadini.

 

Poco dopo le ore 18, l’Assessore comunale dott. Attilio Costarella ha illustrato le laboriose ricerche che gli hanno «consentito l’individuazione dello Stemma storico di Piedimonte Matese».

 

Successivamente, dopo l’intervento del Sindaco, il Prefetto ha consegnato alle Autorità Comunali il Decreto Presidenziale con cui si “sostituisce” lo stemma vecchio con quello nuovo, nel quale sono eliminati alcuni errori (il colore del campo che deve essere d’argento e non d’azzurro e la corona che deve contenere cinque torri e non tre).[1]

 

Subito dopo, lo stesso Prefetto ha consegnato anche il prototipo dello stemma e il gonfalone della città che, da quel momento, sono ufficialmente adottati dall’Amministrazione Comunale in tutte le circostanze previste.

 

Durante la cerimonia, è stato anche osservato che nonostante Piedimonte avesse assunto il titolo di città già dal 1730, nelle scritture usuali era riportata l’espressione “Comune di Piedimonte Matese” (e non “Città di Piedimonte Matese”) che, ovviamente, aveva creato qualche confusione. Ebbene, il Decreto del Sindaco, sostituendo il termine Comune con quello di Città nella suddetta espressione, conferma il pieno diritto del titolo di città a Piedimonte Matese.

 

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[1] Il colore del campo (argento) e il numero corretto di torri della corona (cinque) erano già stati evidenziati dallo storico Prof. Dante Marrocco. (Cfr. D. Marrocco, Piedimonte Matese, Edizioni A.S.M.V., Piedimonte Matese, 1999, pag. 101).