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     Rotary Club.

 

Per illustrare compiutamente l’attività di questa importante Associazione, riporto, per intero, l’articolo pubblicato dal Dott. Pasquale Simonelli sull’Annuario 1999 dell’ASMV.

 

Il Rotary Club Piedimonte Matese - Alto Casertano

(Una realtà sociale del nostro territorio).

 

 

Il 24 Ottobre 1997 il governatore del Distretto 2100, dr. Pasquale Sansalone, consegnava, con una suggestiva cerimonia, tenutasi presso la Tour d'Argent di Calvisi, la Carta Costitutiva del nuovo Club nelle mani del Presidente dr. Antonio Filangieri di Candida Gonzaga. In quel giorno nasceva ufficialmente la sezione matesina del Rotary.

È stata un'attesa durata oltre 12 anni, ma alla fine, per la tenacia e la fiducia del primo presidente A. Filangieri, si è avuta la possibilità di creare questo sodalizio che abbraccia circa quaranta (40) comuni, per una popolazione di oltre 100 mila abitanti sparsi su una superficie di circa 800 Km2.

Ne è stato padrino il Club "Caserta - Terra di Lavoro" che, nella persona del presidente di allora, generale Enzo Iannotti, si è prodigato per concedere questa autonomia.

La costituzione di un club Rotary per il nostro territorio è molto importante, per rendersene conto basta leggere e capire le regole fondamentali che ne costituiscono lo scopo:

 

1.     Incoraggiare e sviluppare l'ideale del "servire" inteso come motore e propulsore di ogni attività;

2.     Promuovere e sviluppare relazioni amichevoli tra i propri soci per renderli meglio atti "a servire" l'interesse generale;

3.     Informare ai principi della più alta rettitudine la pratica degli affari e delle professioni; riconoscere la dignità di ogni occupazione utile a far si che essa venga esercitata nella maniera più degna quale mezzo per "servire" la società;

4.     Orientare l'attività privata, professionale e pubblica dei singoli al concetto del "servizio";

5.     Propagare la comprensione, la buona volontà e la pace fra nazione e nazione mediante il diffondersi nel mondo di relazioni amichevoli, fra gli esponenti delle varie attività economiche e professionali, uniti nel comune proposito e nella volontà di "servire".

 

In questi enunciati sono contenuti i principi fondamentali dell'etica comportamentale, per cui farli osservare significa indirizzare gli attori principali di una società verso obiettivi che non siano di solo egoismo di profitto, ma entrare nel concetto rotariano di "servizio", che significa costante disponibilità verso gli altri e umana comprensione per le altrui vicende.

Un altro concetto rotariano fondamentale, specie per il nostro travagliato Mezzogiorno d'Italia, è quello dell'Educazione Civica, inteso come rispetto delle regole sociali ed educazione ad una cultura che valorizzi l'uomo nella sua essenza di individuo, cosciente di valori e non vittima della sua condizione e del suo egoismo che lo abbrutiscono e lo distaccano dal contesto di una crescita morale e sociale. Mai come in questa parte d'Italia il Rotary  può essere un volano per lo sviluppo economico e la riconquista di un senso civico che manca ormai da secoli.

L'aggregazione di uomini di varie categorie sociali, scelti per la loro preminenza nelle professioni che rappresentano, può diventare un punto di riferimento che va al di là del puro servire rotariano inteso solo come filantropia umanitaria, ma interpretato e vissuto come spinta ed educazione alla ripresa di una coscienza critica e morale che ci faccia riacquistare la dignità di essere uomini liberi e democratici.

Non bisogna perdere questa occasione.

Nei primi tre anni di vita sono state prese alcune iniziative e organizzati convegni e incontri con eminenti personalità, su vari argomenti, ma tutti rivolti a problemi sociali (droga, alcool, malessere giovanile, evoluzione e trasformazione della società proiettata nel futuro, giustizia, storia come insegnamento per il presente etc.); corsi di Educazione Civica nelle scuole dell'obbligo, borse di studio ad alunni del Liceo Scientifico, del Commerciale, del Liceo Linguistico, per stimolarli ad una più attenta valutazione delle problematiche della società moderna nelle sue evoluzioni e contraddizioni; partecipazione alla campagna di raccolta fondi per il progetto "Polioplus": grandioso tentativo che il Rotary International sta compiendo e che terminerà tra qualche anno, per debellare definitivamente la Poliomelite nel mondo.

Il cammino è lungo e tre anni sono pochi per poter dire di avere veramente fatto qualcosa, ma ci conforta l'idea che l'entusiasmo cresce, la conoscenza dei problemi e la possibilità di ciò che il Rotary, nelle sue alte potenzialità può fare, ci fa essere ottimisti per il futuro.

Non bisogna arrendersi di fronte alle inevitabili delusioni e battute d'arresto che un simile impegno necessariamente ci impone.

A conclusione mi piace ricordare i dirigenti del primo consiglio direttivo: A. Filangieri (presidente), P. Simonelli (presidente incoming) G. Bruno (vice presidente), S. Palmieri (segretario), A. Sposato (tesoriere), A. Ciccarelli (prefetto), A. Pacelli, L. Ferrucci, L. Salvi, F. De Pandis, U. Comparone (consiglieri).

Le riunioni avvengono come conviviali il 2° e 4° giovedì del mese, non conviviali il 1° e 3° giovedì. Viene pubblicato un Bollettino bimestrale.

Attualmente è presidente in carica il dr. Pasquale Simonelli e presidente incoming per l'anno 2000/2001 il prof. A. Manzo, mentre A. Filangieri è stato nominato socio onorario.

 

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