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  Progetto I (b): Multimedialità in classe.

 

Il progetto I (b) rappresenta invece la fase applicativa dell'attività.

         Esso riguarda l’utilizzazione della multimedialità nella didattica.

        

    Obiettivo.

Consentire l'introduzione della multimedialità nelle normali attività curricolari.

Il Ministero non si sofferma molto sugli obiettivi, anche a causa della limitatezza delle risorse, riservandosi di indicare criteri e priorità in seguito, in rapporto alle politiche di innovazione in atto e ai diversi ordini di scuola.

In ogni modo, rileva che spetta alle singole scuole scegliere gli obiettivi didattici, le discipline e le classi su cui operare.

 

    Articolazione dell'intervento.

Le scuole interessate al progetto ricevono risorse finanziarie per:

 

1)    le attrezzature;

2)    la formazione dei docenti;

 

1) Le attrezzature.

Per quanto riguarda le attrezzature, è evidente che queste dovranno essere dello stesso tipo di quelle previste dal progetto I (a), salvo l'aumento della dotazione per l'allestimento delle aule.

 

     Per l'assetto delle apparecchiature, sono possibili vari modi, anche in relazione ai diversi tipi di scuola.

Infatti, è possibile organizzare sei tipi diversi, non necessariamente alternativi, di configurazione delle strutture informatiche nelle aule, da quello più semplice, che prevede l’allestimento di singole aule con una sola stazione multimediale, fino a quello più complesso, che propone una rete locale (INTRANET), estesa a più ambienti dell’Istituto, alcuni dei quali possono essere interi laboratori, dotati anche di molte stazioni multimediali.

 

2)La formazione dei docenti.

Dal momento che il progetto I (b) implica che, in quella scuola, sia già stato attuato il progetto I (a), ne segue che un certo numero di docenti dovrebbe essere già formato e, quindi, in grado di formulare una specifica ipotesi didattica.

Pertanto, la formazione si dovrebbe limitare ad un eventuale coinvolgimento di altri docenti e l'attività di formazione dovrebbe essere svolta all'interno della scuola stessa.

 

     Tempi.

Quattro anni.

 

    Osservazioni.

Non ritengo necessario trattenermi su altre indicazioni ministeriali riguardanti:

 

¨      Procedure per i progetti I (a) e I (b)

¨      Azioni generali di promozione, di supporto, di accompagnamento

¨      Monitoraggio

¨      Organizzazione

 

Si tratta, infatti, d'argomenti che interessano principalmente i Consigli d'Istituto e, in ogni caso, le varie organizzazioni scolastiche che intendono attivare e gestire i progetti stessi nelle loro scuole.

 

 

II. – III. Gli altri progetti

 

Appena un cenno sugli altri progetti, che non interessano il nostro corso.

 

     I progetti del II gruppo, sono più specifici. In particolare il Ministero indica un progetto finalizzato all'insegnamento della lingua straniera nella scuola elementare.

 

     I progetti del III gruppo, ossia i progetti pilota, riguardano le sperimentazioni eseguite in un numero limitato di scuole, anche una sola.

 

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