Museo - Summary

 

NELL’ASSOCIAZIONE STORICA

Un programma per il museo alifano

(da IL MATTINO, Anno XCII, Sabato 8 Gennaio 1983)

 

Piedimonte Matese – Il consiglio dell’Associazione storica del Medio Volturno, nell’ultima seduta dell’anno decorso, ha formulato il programma per l’anno 1983 nel quale sono previste: la quarta biennale di pittura, che avrà per soggetto artistico, “Arte sacra nel Medio Volturno”, la terza biennale di artigianato artistico e la seconda edizione del premio letterario “Medio Volturno”.

Di tutte le iniziative è stato approvato anche il relativo regolamento che sarà diffuso per ogni manifestazione messa in cantiere. Stavolta il premio letterario è stato distinto in prosa e poesia; il tema sarà libero, ma si dovrà almeno accennare ai paesi della vallata ed alle più note e suggestive località del Matese e dei monti vicini.

Il Consiglio dell’Associazione ha indirizzato, inoltre, un voto all’Amministrazione comunale, affinché si adoperi attivamente presso gli organi competenti perché sia restituito al museo civico il materiale custodito presso la Sovrintendenza di Napoli.

“Tenendo presente il vantaggio che il museo può dare alla cultura locale ed al turismo” dice il documento “il consiglio esprime pubblico voto all’amministrazione comunale della città di Piedimonte Matese affinché decida di portare a conclusione la pratica per il ritorno del materiale archeologico custodito presso la sovrintendenza di Napoli dal 1973 e dell’altro materiale custodito altrove”.

Il Consiglio, inoltre, ha specificato che la pratica, già iniziata con la Regione Campania per il finanziamento a favore del civico museo per l’acquisto di nuove ed idonee vetrine, venga portata a compimento.

Il consiglio, composto dal presidente prof. Dante B. Marrocco, dai consiglieri, direttrice Flora Di Marco, preside Antonio De Sisto, prof. Bruno Di Lello, prof. Michele Giugliano, prof. Oreste Boggia e rag. Gian Mario Frattolillo, raccomanda che il museo resti nei “degni locali” dove risiede dal 1927; essi furono sede dell’alta cultura dei Domenicani che vi avevano uno studio generale di Teologia e un famoso collegio di “umanità”, cioè un liceo classico.

Proprio in questo collegio insegnò nel ‘700 lo scrittore politico padre Ottavio Chiarizia, precursore dell’Unione Europea, commemorato nel passato mese di settembre.

L’edificio recentemente restaurato, si presenta col suggestivo chiostro gotico di ventiquattro arcate come una sede veramente degna di istituti di cultura, fra i quali il museo ed il liceo classico attuale; nel chiostro piccolo già è stato sistemato il lapidario, amorevolmente ordinato da Roberto Altobelli.

 

Nicola Iannitti

 

 

 

 

 

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